Dal 14 febbraio, data di inizio
della raccolta firme TRASCRIVIAMO per la trascrizione di tutti i matrimoni
contratti all’estero, sono già ben 600 i cittadini ferraresi che hanno
sposato la causa e hanno firmato affinché
anche a Ferrara prevalga il diritto e il rispetto per tutti: dalla neo
diciottenne Martina, che si è detta orgogliosa di poter firmare, alla
settantanovenne sig.ra Anna, convinta che sia giusto che ci si possa sposare
tutti, oppure nessuno.
Nonostante le recenti sentenze
del Tribunale di Grosseto prima e del TAR del Lazio ultimamente (il quale ha
finalmente chiarito che le circolari del Ministro degli Interni ai Prefetti non
possono annullare le trascrizioni dei matrimoni celebrati all’estero), permane
ancora il vuoto politico e tanti cittadini e le loro famiglie restano senza
tutele: una volta rientrati in Italia perdono infatti lo status di coniuge e/o
genitore riconosciuto nella maggior parte degli Stati europei.
Le associazioni LGBT di Ferrara (Circomassimo
Arcigay e Arcilesbica, Agedo e Famiglie Arcobaleno), promotori dell’iniziativa TRASCRIVIAMO,
invitano tutti gli schieramenti politici, l’amministrazione comunale e le
associazioni ferraresi ad aderire a questa iniziativa perché, lo ricordiamo, i
diritti sono tali se sono per tutti.
Le associazioni LGBT si mettono
inoltre a disposizione di tutte le associazioni, partiti, amministrazioni che
vorranno organizzare un incontro su questi temi o anche semplicemente discutere
della situazione attuale e del significato di questa iniziativa.
È triste pensare che l’Italia sia
al 39mo posto (su 49) in Europa per i diritti delle persone LGBT, quando invece
dovremmo stare a parlare del colore della cravatta o del vestito da indossare
al matrimonio di fratelli, figli, amici e colleghi.